martedì 22 aprile 2014

Contributi alle scuole: c'è chi prende e c'è chi...no


Tre scuole d'infanzia di Sommacampagna ricevono i contributi pubblici e finiscono anche sul giornale. Ma nessuno si ricorda della quarta scuola presente sul territorio, che non ha visto un euro.


Man mano che la campagna elettorale proseguirà e che si affronteranno confronti sul tema sociale, sarà sempre più frequente veder usare parole come “sostegno”, “equità” ed “uguaglianza”. Il problema sta poi nel mantenere la parola data. Emblematico è il caso che vogliamo segnalare ai cittadini: una scuola presente sul nostro territorio che non ha mai ricevuto un euro di contributo, pure avendone tutti i diritti.
Parliamo della materna paritaria “Terre d’infanzia” a Sommacampagna. 

Questo polo scolastico, definito “centro infanzia 0-6 anni” è stato inaugurato nel Settembre del 2009, dapprima come semplice asilo nido. Il centro è stato inserito nei Piani di zona del’ULSS, quindi fa parte a tutti gli effetti della pianificazione del territorio per le scuole. Nel Settembre del 2011, è stata attivata la sezione di scuola dell’infanzia, rendendo la struttura pienamente operativa. La scuola è gestita dalla Cooperativa Sociale “L’Infanzia Onlus”, con sede a Lugagnano, la stessa che gestisce il nido comunale “il gelso di Anna”.

In fase di progettazione e richiesta delle autorizzazioni al comune – siamo ai tempi della giunta Manzato – alla presidentessa della cooperativa, Maria Rosa Birtele, venne garantito verbalmente un sostegno economico qualora fosse stata attivata la sezione di scuola dell’infanzia. 

Le scuole materne paritarie del comune sono quattro: oltre al “Terre d’Infanzia” troviamo “Ad onore degli eroi” a Caselle, “Divina provvidenza” a Custoza e “Giannantonio Campostrini” a Sommacampagna. Ognuna delle ultime tre riceve dal Comune un contributo annuale, come è balzato agli onori delle cronache con l'articolo de “l’Arena” del 6 Marzo scorso:

L’attenzione prestata da Sommacampagna alle materne paritarie è particolare. Il contributo annuale per bambino, per consentire una buona gestione della scuola sulla scorta dell’esperienza nazionale, dovrebbe aggirarsi sui mille euro. Non sempre le paritarie lo ricevono dai Comuni, nonostante svolgano un servizio al quale la municipalità non riuscirebbe a provvedere, con le proprie finanze. Sommacampagna, in virtù di una convenzione triennale, supera questi standard. Il contributo garantito alle materne del capoluogo e Caselle è di € 1062.65 euro per bambino l’anno. Frequentano le scuole rispettivamente 161 e 166 bimbi. Il contributo si alza a 1239.84 euro per la scuola di Custoza, che si prende cura di 45 bambini. Per una popolazione scolastica totale di 372 piccoli, il Comune eroga annualmente 403.279 euro.”

La domanda: come mai, nonostante le numerose richieste da parte della scuola paritaria “Terre d’Infanzia”, i suoi frequentanti non hanno diritto allo stesso trattamento riservato ai bambini iscritti ad altre scuole? 
Come mai, nonostante le rassicurazioni iniziali, una struttura nuova, le cui lavoratrici sono della zona, che offre un servizio d’eccellenza, non viene valorizzata ma ignorata? 

Se le sovvenzioni comunali non dovessero arrivare in maniera celere e commisurate, in entità, ad un livello pari a quello delle altre scuole, il destino della struttura sarà inevitabilmente quello di chiudere.
E se il “Terre d’infanzia” chiudesse, i bambini iscritti dovrebbero frequentare le altre scuole e potrebbero usufruire del contributo comunale. 

Visto che in quel caso l'esborso ci sarebbe comunque, non vale la pena evitare la chiusura? O ci sono bambini di serie A e bambini di serie B? Vogliamo far chiudere un’altra realtà operativa e sana del nostro territorio? 

L’idea del Movimento 5 Stelle è che “Nessuno deve rimanere indietro”, quindi la nostra proposta è quella di trovare al più presto i fondi per i 25 bambini iscritti per l’anno scolastico 2014 – 2015. Se tali risorse non fossero disponibili, sarebbe opportuno ridistribuire equamente i contributi in modo da abbassare lievemente quelli già erogati e trovare così le coperture per i bimbi esclusi. Questi sarebbero davvero “sostegno”, “equità”, “uguaglianza”.

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