Tre scuole d'infanzia di Sommacampagna
ricevono i contributi pubblici e finiscono anche sul giornale. Ma
nessuno si ricorda della quarta scuola presente sul territorio, che
non ha visto un euro.
Man mano che la campagna elettorale
proseguirà e che si affronteranno confronti sul tema sociale, sarà
sempre più frequente veder usare parole come “sostegno”,
“equità” ed “uguaglianza”. Il problema sta poi nel mantenere
la parola data. Emblematico è il caso che vogliamo segnalare ai
cittadini: una scuola presente sul nostro territorio che non ha mai
ricevuto un euro di contributo, pure avendone tutti i diritti.
Parliamo della materna paritaria “Terre
d’infanzia” a Sommacampagna.
Questo polo scolastico, definito
“centro infanzia 0-6 anni” è stato inaugurato nel Settembre del
2009, dapprima come semplice asilo nido. Il centro è stato inserito
nei Piani di zona del’ULSS, quindi fa parte a tutti gli effetti
della pianificazione del territorio per le scuole. Nel Settembre del
2011, è stata attivata la sezione di scuola dell’infanzia,
rendendo la struttura pienamente operativa. La scuola è gestita
dalla Cooperativa Sociale “L’Infanzia Onlus”, con sede a
Lugagnano, la stessa che gestisce il nido comunale “il gelso di
Anna”.
In fase di progettazione e richiesta
delle autorizzazioni al comune – siamo ai tempi della giunta
Manzato – alla presidentessa della cooperativa, Maria Rosa Birtele,
venne garantito verbalmente un sostegno economico qualora fosse stata
attivata la sezione di scuola dell’infanzia.
Le scuole materne
paritarie del comune sono quattro: oltre al “Terre d’Infanzia”
troviamo “Ad onore degli eroi” a Caselle, “Divina provvidenza”
a Custoza e “Giannantonio Campostrini” a Sommacampagna. Ognuna
delle ultime tre riceve dal Comune un contributo annuale, come è
balzato agli onori delle cronache con l'articolo de “l’Arena”
del 6 Marzo scorso:
“L’attenzione
prestata da Sommacampagna alle materne paritarie è particolare. Il
contributo annuale per bambino, per consentire una buona gestione
della scuola sulla scorta dell’esperienza nazionale, dovrebbe
aggirarsi sui mille euro. Non sempre le paritarie lo ricevono dai
Comuni, nonostante svolgano un servizio al quale la municipalità non
riuscirebbe a provvedere, con le proprie finanze. Sommacampagna, in
virtù di una convenzione triennale, supera questi standard. Il
contributo garantito alle materne del capoluogo e Caselle è di €
1062.65 euro per bambino l’anno. Frequentano le scuole
rispettivamente 161 e 166 bimbi. Il contributo si alza a 1239.84 euro
per la scuola di Custoza, che si prende cura di 45 bambini. Per una
popolazione scolastica totale di 372 piccoli, il Comune eroga
annualmente 403.279 euro.”
La domanda: come mai, nonostante le
numerose richieste da parte della scuola paritaria “Terre
d’Infanzia”, i suoi frequentanti non hanno diritto allo stesso
trattamento riservato ai bambini iscritti ad altre scuole?
Come mai,
nonostante le rassicurazioni iniziali, una struttura nuova, le cui
lavoratrici sono della zona, che offre un servizio d’eccellenza,
non viene valorizzata ma ignorata?
Se le sovvenzioni comunali non
dovessero arrivare in maniera celere e commisurate, in entità, ad un
livello pari a quello delle altre scuole, il destino della struttura
sarà inevitabilmente quello di chiudere.
E se il “Terre d’infanzia”
chiudesse, i bambini iscritti dovrebbero frequentare le altre scuole
e potrebbero usufruire del contributo comunale.
Visto che in quel
caso l'esborso ci sarebbe comunque, non vale la pena evitare la
chiusura? O ci sono bambini di serie A e bambini di serie B? Vogliamo
far chiudere un’altra realtà operativa e sana del nostro
territorio?
L’idea del Movimento 5 Stelle è che “Nessuno deve
rimanere indietro”, quindi la nostra proposta è quella di trovare
al più presto i fondi per i 25 bambini iscritti per l’anno
scolastico 2014 – 2015. Se tali risorse non fossero disponibili,
sarebbe opportuno ridistribuire equamente i contributi in modo da
abbassare lievemente quelli già erogati e trovare così le coperture
per i bimbi esclusi. Questi sarebbero davvero “sostegno”,
“equità”, “uguaglianza”.
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