martedì 1 luglio 2014

Discarica Siberie, interrogazione su sostenibilità finanziaria

Dopo le critiche che abbiamo espresso in campagna elettorale circa la sostenibilità economica della discarica Siberie, abbiamo deciso di approfondire l'analisi. Il risultato di tale analisi ci ha dato lo punto per un'interrogazione che abbiamo presentato alla Giunta.





INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA E ORALE, RIVOLTA AL SINDACO E ALLA GIUNTA

Oggetto: sostenibilità finanziaria della discarica Siberie.

Il piano finanziario del progetto definitivo del recupero ambientale dell'ex cava Siberie, elaborato A9 datato Aprile 2007, descrive nel dettaglio i costi e i ricavi che dovrebbero derivare dalla realizzazione della discarica. Tale elaborato è disponibile pubblicamente online nella Repository della Regione Veneto, all'indirizzo:
https://rdv.app.box.com/s/uyhnlcmqw3exiko8bozw/1/201326556

Tale documento precisa a pag.1 che, per definizione, ad ogni metro cubo di rifiuto corrisponde il peso di una tonnellata. Esattamente afferma: “si consideri che la capacità di conferimento dei rifiuti in discarica sarà di 724.000 mc.pari a 724.000 tonnellate al netto dei volumi tecnici”. A pagina 25 di tale documento si trova una tabella riassuntiva in cui viene ribadito che il costo per la realizzazione dell'opera “è calcolato sulla base della capacità utile totale della discarica di 724.000 tonnellate”.

Tale calcolo si è basato dunque sulla Convenzione che ad un metro cubo di volume del rifiuto corrispondesse una tonnellata di peso e che la capacità di conferimento della discarica fosse pari a 724.000 mc. I dati rilasciati dall'Ufficio Ecologia tramite il servizio “Filo Diretto” in data 22 aprile 2014, tuttavia, delineano un peso specifico del rifiuto conferito sensibilmente inferiore alle aspettative, con un rapporto tra peso e volume pari a circa 0,57 t/mc. La capacità utile della discarica, quindi, risulterebbe essere in realtà pari a circa 413.000 tonnellate, poco più della metà di quanto preventivato.

Questo divario potrebbe incidere in maniera sensibile sui ricavi e sulla conseguente copertura delle spese da parte della ditta aggiudicataria. Mentre il canone di concessione da pagare al Comune è determinato, secondo Convenzione, sulla base del peso dei rifiuti conferiti, altre tipologie di spesa (spese di realizzazione, acquisto di macchine operatrici, spese di gestione operativa, oneri finanziari) sembrano riconducibili a costi fissi, o al massimo calcolabili sulla base dell'area di lavoro, dei tempi di lavoro o del volume dei rifiuti, non certo sul loro peso.

Fatto un rapido calcolo, anche azzerando l'utile di impresa, per coprire le spese con la capienza reale della discarica il costo di smaltimento dovrebbe attestarsi intorno ai 110€ a tonnellata. Per attuare tale calcolo è sufficiente effettuare la medesima divisione presente nella tabella sopra citata (costo di smaltimento/tonnellate smaltite), utilizzando però come divisore non 724.000 (il peso dei rifiuti preventivato inizialmente) bensì 413.000 (il peso dei rifiuti realisticamente conferibili). Il costo attuale di 87,77€ a tonnellata porterebbe invece, per la ditta aggiudicataria, ad un deficit di circa 13 milioni di €, palesando uno scenario di insostenibilità economica per la realizzazione della discarica anche nel caso i lavori venissero completati entro i 6 anni previsti. Un prospetto più preciso dei calcoli e delle previsioni da noi effettuate si trova nell'allegato 1 di questa interrogazione.

Questa situazione si inserisce in un contesto in cui ripetuti crolli delle pareti hanno già sollevato negli anni passati dubbi più che legittimi sulla qualità e sulla sicurezza delle progettazioni e dei lavori, e in cui la ditta aggiudicataria ha già chiesto e ottenuto proroghe per i pagamenti.

Premesso ciò, il Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle di Sommacampagna interroga il Sindaco e la Giunta per sapere:

1. quale sia la tipologia dei rifiuti finora conferiti, il preciso rapporto peso/volume, e il costo medio di smaltimento applicato dalla ditta aggiudicataria;
2. quali siano le differenze tra le previsioni del piano finanziario e i reali costi e ricavi, e se tali differenze possano effettivamente porre a rischio la sostenibilità finanziaria dell'opera da parte della ditta aggiudicataria;
3. se ed eventualmente come, nella nomina della Commissione di Vigilanza prevista dalla Convenzione, verrà dato opportuno spazio e rappresentanza a tutti i gruppi consiliari di minoranza;
4. se siano stati riscontrati ritardi nei pagamenti da parte della ditta aggiudicataria, a quanto ammontino tali ritardi e come la Giunta intenda comportarsi nel caso tale eventualità si verificasse e/o si fosse verificata;
5. quali misure la Giunta intenda adottare per accertare ed assicurare la sostenibilità finanziaria della discarica;
6. a quale scopo, nella formulazione della convenzione, sia stato considerato il volume nel determinare la capacità della discarica, e il peso per determinare il canone di concessione, e come si inserisca la clausola convenzionale che obbliga il Gestore ad evitare il non idoneo sfruttamento della volumetria concessa.

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