Per dare uno strumento maggiore di partecipazione alla cittadinanza abbiamo proposto di istituire un Question Time: un momento di confronto diretto e pubblico tra Amministrazione e Cittadini. La nostra proposta è stata respinta. Il motivo: lo Statuto Comunale, all'articolo 30, prevede già la possibilità di rivolgere istanze al Sindaco, che ne deve dare comunicazione pubblica. Certo non vi è molta possibilità di ribattere in caso di risposta non soddisfacente, alimentando la pubblica discussione.
Per il momento, dobbiamo accontentarci. Ecco il testo della mozione:
MOZIONE
OGGETTO: “QUESTION TIME” IN CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO
Che la nostra Carta costituzionale sancisce il diritto dei cittadini a una partecipazione attiva finalizzata alla realizzazione dell’interesse generale e che, pertanto, l’ente locale deve avere tra i suoi obiettivi principali quello di favorire una partecipazione attiva dei cittadini.
Che i cittadini attivi si impegnano a salvaguardare e conservare i beni comuni quali la salute, l’istruzione, l’ambiente, il territorio, la sicurezza, la qualità di vita, che una società detiene in comune e che appartengono a tutti.
Che, tra i beni comuni, proprio le istituzioni sono probabilmente i principali, perché attraverso di esse abbiamo gli strumenti per tutelare i diritti dei cittadini.
Che la partecipazione attiva dei cittadini consente a chi amministra di conoscere le posizioni, le critiche, i suggerimenti, le istanze provenienti dalla cittadinanza, in modo da raccogliere informazioni che servono per capire le priorità e i problemi di interesse pubblico, per costruire agende e politiche, per definire interventi concreti.
Che soltanto attraverso la partecipazione attiva dei cittadini si possono definire obiettivi considerati, a norma dell’art. 5 comma 2 DLvo 150/2009, “rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche e alle strategie dell’amministrazione”, in maniera reale e non soltanto autoreferenziale.
Che, pertanto, favorendo la partecipazione attiva della cittadinanza si raggiunge l’obiettivo di agevolare il rapporto tra il Comune e i cittadini-utenti, con una conoscenza approfondita di tutte le tematiche, non potendo più mancare un punto di vista civico nella valutazione dei servizi e delle capacità di governo.
Che è, pertanto, imprescindibile per una buona amministrazione dialogare con i soggetti della società civile e ascoltarne le idee, le critiche, le esperienze al fine di elaborare delle politiche attente ai bisogni reali della cittadinanza.
Tutto ciò premesso
SI IMPEGNA LA GIUNTA E IL SINDACO
Ad istituire (con apposita modifica allo Statuto Comunale ed al Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale) un “question time” con i cittadini, presso la sala consiliare, con cadenza che può esser, per esempio, trimestrale, nel corso del quale sarà data risposta, in seduta pubblica, alle domande o richieste di chiarimenti che i cittadini avranno fatto pervenire all’Amministrazione nel termine di dieci giorni prima della seduta, specificando le generalità del cittadino richiedente (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, indirizzo, numero di telefono, indirizzo e-mail) e indicando il nome dell’Assessore e/o del Consigliere al quale si chiede risposta.
Ovviamente l’Amministrazione dovrà essere presente con una rappresentanza di alto livello (Sindaco o Vicesindaco) ed i gruppi consiliari dovranno essere presenti con il loro capogruppo.
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