venerdì 20 febbraio 2015

Mozione sul Question Time: incontri tra cittadini e Sindaco per favorire la partecipzione

I cittadini possono assistere ai Consigli Comunali, tuttavia non gli è data la possibilità di presentare domande o richieste direttamente alla Giunta durante tali incontri, quindi in maniera pubblica. Possono farlo in separata sede, durante gli orari di ricevimento, ma questo tipo di incontro non da garanzie totali di trasparenza e pubblicità, rischiando magari una deriva verso il clientelismo.

Per dare uno strumento maggiore di partecipazione alla cittadinanza abbiamo proposto di istituire un Question Time: un momento di confronto diretto e pubblico tra Amministrazione e Cittadini. La nostra proposta è stata respinta. Il motivo: lo Statuto Comunale, all'articolo 30, prevede già la possibilità di rivolgere istanze al Sindaco, che ne deve dare comunicazione pubblica. Certo non vi è molta possibilità di ribattere in caso di risposta non soddisfacente, alimentando la pubblica discussione.

Per il momento, dobbiamo accontentarci. Ecco il testo della mozione:

MOZIONE

OGGETTO: “QUESTION TIME” IN CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO

Che la nostra Carta costituzionale sancisce il diritto dei cittadini a una partecipazione attiva finalizzata alla realizzazione dell’interesse generale e che, pertanto, l’ente locale deve avere tra i suoi obiettivi principali quello di favorire una partecipazione attiva dei cittadini.
Che i cittadini attivi si impegnano a salvaguardare e conservare i beni comuni quali la salute, l’istruzione, l’ambiente, il territorio, la sicurezza, la qualità di vita, che una società detiene in comune e che appartengono a tutti.
Che, tra i beni comuni, proprio le istituzioni sono probabilmente i principali, perché attraverso di esse abbiamo gli strumenti per tutelare i diritti dei cittadini.
Che la partecipazione attiva dei cittadini consente a chi amministra di conoscere le posizioni, le critiche, i suggerimenti, le istanze provenienti dalla cittadinanza, in modo da raccogliere informazioni che servono per capire le priorità e i problemi di interesse pubblico, per costruire agende e politiche, per definire interventi concreti.
Che soltanto attraverso la partecipazione attiva dei cittadini si possono definire obiettivi considerati, a norma dell’art. 5 comma 2 DLvo 150/2009, “rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche e alle strategie dell’amministrazione”, in maniera reale e non soltanto autoreferenziale.
Che, pertanto, favorendo la partecipazione attiva della cittadinanza si raggiunge l’obiettivo di agevolare il rapporto tra il Comune e i cittadini-utenti, con una conoscenza approfondita di tutte le tematiche, non potendo più mancare un punto di vista civico nella valutazione dei servizi e delle capacità di governo.
Che è, pertanto, imprescindibile per una buona amministrazione dialogare con i soggetti della società civile e ascoltarne le idee, le critiche, le esperienze al fine di elaborare delle politiche attente ai bisogni reali della cittadinanza.

Tutto ciò premesso 
SI IMPEGNA LA GIUNTA E IL SINDACO

Ad istituire (con apposita modifica allo Statuto Comunale ed al Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale) un “question time” con i cittadini, presso la sala consiliare, con cadenza che può esser, per esempio, trimestrale, nel corso del quale sarà data risposta, in seduta pubblica, alle domande o richieste di chiarimenti che i cittadini avranno fatto pervenire all’Amministrazione nel termine di dieci giorni prima della seduta, specificando le generalità del cittadino richiedente (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, indirizzo, numero di telefono, indirizzo e-mail) e indicando il nome dell’Assessore e/o del Consigliere al quale si chiede risposta. 
Ovviamente l’Amministrazione dovrà essere presente con una rappresentanza di alto livello (Sindaco o Vicesindaco) ed i gruppi consiliari dovranno essere presenti con il loro capogruppo.

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